Ordine delle Professioni Infermieristiche OPI Brindisi
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INFERMIERI E DEMANSIONAMENTO

Ferma la posizione del Collegio IPASVI di Brindisi: a rischio la salute del cittadino e svilita la professione dell’infermiere

     Con nota del 14 maggio 2015, indirizzata agli Organi Direttivi della ASL BR, ai competenti Uffici Regionali e al Procuratore della Repubblica il Collegio IPASVI di Brindisi ha espresso fermamente la propria posizione contraria al sistematico demansionamento del personale infermieristico in atto presso le strutture pubbliche o private del territorio di Brindisi, in regime di lavoro dipendente o di lavoro autonomo.

     Nel documento si chiarisce che, alla luce della vigente normativa, non esistono aree “grigie”di sovrapposizione o parziale identità tra competenze e funzioni dei profili professionali del’infermiere e dell’Operatore Socio Sanitario, risultando dunque illegittima e contraria alle disposizioni del Codice Deontologico Infermieristico, qualunque pratica organizzativa che costringa l’infermiere a svolgere attività di supplenza del personale OSS cronicamente insufficiente e/o assente in organico e/o in turno.

     La fondamentale diversità tra le competenze dell’infermiere e le attività dell’OSS – specifica il Collegio IPASVI di Brindsi- è attestata in modo chiaro e incontrovertibile dall’esame delle norme che disciplinano i due profili professionali e dal percorso formativo attraverso il quale vi si accede e che presiede alle rispettive attività, pur entrambe finalizzate e coordinate a raggiungere la tutela della salute del cittadino secondo le modalità di volta in volta richieste.

     Vi è senz’altro demansionamento del personale infermieristico, con conseguente svilimento del profilo professionale e depauperamento del patrimonio delle competenze acquisite, qualora il personale OSS sia cronicamente carente o completamente assente nei turni di lavoro, o dove pur presente sia adibito a mansioni che non coprono le effettive necessità del servizio: da tale carenza o assenza deriva infatti la necessità per l’infermiere di svolgere, nell’esclusivo interesse dell’assistito, attività che esulano dalla propria competenza oltre il dovere previsto dall’art.49 del Codice Deontologico Infermieristico, di fatto sostituendosi all’Operatore Socio Sanitario assente.

     L’impossibilità dell’infermiere, costretto di fatto a svolgere per la maggior parte del turno di lavoro attività improprie, non gli consente di esprimere ed applicare appieno le conoscenze acquisite nel corso di studi e costantemente aggiornate, determinando la concreta esposizione dei cittadini utenti al rischio derivante dall’inadeguatezza dei servizi sanitari predisposti a tutela della loro salute.

     Il Collegio IPASVI di Brindisi ha dunque formalmente richiesto agli Organi Direttivi della ASL BR l’adozione immediata ed urgente di misure idonee e sufficienti al superamento delle carenze gestionali che determinano ad oggi il sistematico demansionamento degli infermieri nelle strutture sanitarie del territorio di Brindisi e ha chiesto altresì l’adozione immediata di una programmazione di assunzione e gestione delle risorse infermieristiche e del personale di supporto finalizzata a garantire la corretta dotazione degli organici delle strutture sanitarie, posto che il rispetto dei ruoli e delle competenze delle figure professionali presenti nell’ambiente sanitario non è un diritto comprimibile o sacrificabile sulla base di argomentazioni di rigore economico.

La Presidente Dr.ssa Annamaria Vita e il Consiglio Direttivo del Collegio IPASVI di Brindisi

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