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200 anni fa nasceva Florence Nightingale, il 2020 è l’anno degli infermieri

ROMA – “Questo è un anno celebrativo per il bicentenario della nascita di Florence Nightingale, figura simbolo della professione infermieristica. E’ un pò la madre del Nursing, ovvero dell infermieristica moderna“. Intervistata dall’agenzia Dire per lo Speciale ‘Donne da ricordare’, che questo mese è dedicato a Florence Nightingale, a ricordare questa figura storica è Ausilia Pulimeno, vicepresidente della FNOPI (Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche) che per il 2020 ha previsto una serie di eventi celebrativi e “un momento culminante il 12 maggio- giorno della nascita di Florence- al Teatro della Pergola a Firenze. Lo facciamo tutti gli anni, ma quest’anno, che l’Organizzazione mondiale della sanità ha scelto di dedicare alla professione infermieristica e a quella ostetrica, lo faremo ancora di più”.
CHI E’ FLORENCE NIGHTINGALE

Florence Nightingale, che deve il suo nome alla città di Firenze, in cui nasce il 12 maggio del 1820 da ricchi proprietari terrieri d’Inghilterra, è “una figura simbolica che ha segnato le basi della professione”, come ha spiegato la vicepresidente: “Sulla sua esperienza, sui suoi dubbi è nato un modello basato non solo sulla tecnica, ma anche sulle evidenze scientifiche. Tutto è partito con la sua esperienza nella guerra di Crimea (parte per assistere i feriti nel 1854). E’ li che si è accorta di come con un’assistenza più specifica, una migliore e maggiore osservazione, attenzione e presa in carico delle persone si evitassero infezioni. Ancora oggi la statistica annovera le sue osservazioni e le sue definzioni”.

‘Io uso il termine nursing come stimolo di miglioramento’, scriveva Florence Nightingale. “L’abbiamo presa in parola- ha dichiarato Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) spiegando l’importanza di questi eventi che le saranno dedicati ancora di più quest’anno. “Momenti di riflessione- come ha spiegato la Vicepresidente Pulimeno- che faranno conoscere ancora meglio la nostra professione ai cittadini e il contributo al sistema sanitario nazionale dei 450mila infermieri che sono in servizio sul territorio e non solo in ospedale. Abbiamo sempre piu bisogno di assistenza alle tante persone fragili, con patologie croniche e speriamo che quest’anno si incida ancora di più”.

La perseveranza e lo studio sono le doti che accompagnano la storia di Florence. Nel dicembre 1844 inizia una vera e propria campagna per il miglioramento delle cure mediche negli ambulatori delle workhouses per le persone povere, e prende parte alla riforma generale delle Poor Laws. Scrive quella che diventerà un’opera di teologia e di femminismo: ‘Suggestions for Thought to Searchers after Religious Truth’, mai pubblicato in vita, e solo in parte nel 1928 grazie a Ray Strachey. Una placca bronzea la ricorda alla base del Memoriale di Crimea, lì dove ha costruito il modello dell’infermieristica moderna, mentre nella basilica di Santa Croce a Firenze le e’ dedicato un monumento funebre.

“Ha fondato scuole di infermieristica basate sulla preparazione di personale qualificato per fare assistenza al malato, ma anche per la prevenzione: educazione sanitaria, accoglienza e capacità del professionista di farsi carico anche attraverso una competenza relazionale che diventa utile- come ha ribadito Ausilia Pulimeno- per risalire ai bisogni di salute della persone. E’ questo il principio base e il metodo ormai valido in tutto il mondo. Così accade anche in Italia dove nei primi del Novecento nascono le scuole per infermieri professionali per arrivare poi all’università di oggi”.

“La professione infermieristica è nata al femminile e in Italia fino al 1971- ha ricordato la vicepresidente di Fnopi- i maschi accedevano alla professione generica, mentre il professionale era solo al femminile; sebbene dal 1971 si sia iniziato a formare gli uomini, a tutt’oggi il 73% degli infermieri è donna”. Quest’anno la festa è tutta per la madre dell’infermieristica moderna: ‘la donna con la lanterna’ come il Times defini’ Florence, lodandone la totale abnegazione per l’assistenza. Immortalata sempre nelle raffigurazioni con questa lampada che l’accompagnava nelle scrupolose osservazioni e che l’ha resa icona dell’infermiera moderna.


Tratto da DIRE.IT

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