Mangiacavalli: “Il commissariamento Enpapi è un atto dovuto e di trasparenza da parte dei ministeri vigilanti per la tutela e la garanzia degli infermieri iscritti, circa 60mila professionisti che esercitano la libera professione”
“Il commissariamento Enpapi, l’Ente di previdenza degli infermieri, dopo l’arresto dei suoi vertici è un atto dovuto e di trasparenza da parte dei ministeri vigilanti per la tutela e la garanzia degli infermieri iscritti, circa 60mila professionisti che esercitano la libera professione”.
Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini degli infermieri a cui sono iscritti oltre 450mila professionisti, commenta positivamente la decisione dei ministri del Lavoro e dell’Economia del 20 marzo di affidare con decreto l’Ente a un commissario “con il compito di salvaguardare la corretta gestione e di avviare e concludere, entro sei mesi dalla nomina, la procedura per rieleggere gli amministratori dell’Ente”, che si traduce anche in un rinvio dell’assemblea elettorale originariamente fissata al 26 marzo, come scrive sul sito Enpapi lo stesso commissario Eugenio D’Amico.
“I percorsi ordinistici e previdenziali sono ovviamente strade separate, ma ci auguriamo – continua – che l’epilogo di questa vicenda sia garanzia di trasparenza e riporti serenità negli infermieri che a Enpapi versano i loro contributi e che sono prima di tutto iscritti agli Ordini professionali e quindi alla nostra Federazione”.
“Appena appreso l’accaduto – sottolinea la presidente FNOPI – la Federazione, non potendo effettuare un intervento diretto proprio per la separazione della gestione degli Ordini, Enti pubblici sussidiari dello Stato, da Enpapi, Ente di previdenza istituito come Fondazione di diritto privato, ha avviato interlocuzioni con i ministeri vigilanti al fine di mettere in atto tutte le misure necessarie a tutelare gli interessi degli infermieri iscritti, per verificare l’andamento della gestione dell’Ente nel suo complesso e garantirne il corretto svolgimento. La decisione del commissariamento è quindi la naturale risposta che in base al decreto legislativo 509/1994 i ministeri vigilanti, che ringraziamo per l’attenzione e la considerazione, hanno messo in atto. Nell’augurare buon lavoro al Commissario D’Amico si conferma la nostra totale e piena disponibilità”.
Tratto da www.fnopi.it