Ordine delle Professioni Infermieristiche OPI Brindisi
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Lettera aperta del Coordinamento Ipasvi della Campania

Lettera aperta del Coordinamento Ipasvi della CampaniaLa decisione dopo la mancanza di risposte concrete da parte del Governatore Stefano Caldoro. 

Il Coordinamento regionale dei Collegi Ipasvi di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno ha pubblicato sui quotidiani locali di domenica 8 febbraio una lettera aperta al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, sui seguenti temi: sblocco del turn over, nuove assunzioni, stabilizzazione dei precari, più qualità, più strutture e più infermieri sul territorio, meno ticket e meno sprechi. Rispetto alle richieste già avanzate dagli Infermieri in una nota inviata al Governatore il 7 settembre scorso , non è pervenuta nessuna risposta, né alcun invito alle audizioni per riscrivere il Piano ospedaliero regionale. Da qui la decisione di rendere pubbliche le posizioni dell’Ipasvi. “Probabilmente per il Governatore gli Infermieri non contano. O conta poco la salute dei cittadini”, scrive il Coordinamento campano.

“Siamo agli ultimi posti tra le Regioni per qualità delle cure, tempi di attesa, prevenzione e risorse impiegate – recita la lettera aperta – . Di contro, è tra i primi per malattie croniche e patologie tumorali. Il risultato è che gli ammalati campani, spesso, sono costretti a recarsi fuori regione per vedere riconosciuto il diritto alla salute, con ulteriori oneri per il cittadino e il per il sistema sanitario regionale.   Al presidente Caldoro, che pure vanta di aver mantenuto prestazioni sanitarie adeguate in anni di duri tagli, i 37mila Infermieri campani vogliono ricordare l’impegno costante, fatto di doppi e tripli turni, la professionalità e il senso del dovere con cui hanno continuato a garantire l’assistenza sanitaria”. “Quanti dei mille posti di lavoro annunciati in fase elettorale sono per infermieri e per infermieri pediatrici? Quanti infermieri precari saranno stabilizzati?”, si chiede il Coordinamento, annunciando un’intensa attività di vigilanza “affinché i cittadini siano al centro della politica sanitaria regionale; affinché ogni euro risparmiato sia investito nella sanità. Investito, non sprecato; affinché sia garantita l’ assistenza primaria; affinché sia evitata la parcellizzazione delle cure; affinché ci sia piena integrazione tra servizi ospedalieri, reti per l’assistenza territoriale e ospedali di comunità”.

La lettera aperta si conclude con queste parole: “L’Assistenza ai pazienti non si fa continuando a sopravvivere. E non si fa senza sinergie che consentano di ottenere la presa in carico del paziente e la soddisfazione dei bisogni del cittadino. Bisogna rimodulare l’Organizzazione dei Servizi al fine di garantire prestazioni sanitarie di qualità che si traducono in qualità di vita. Questo obiettivo, caro Governatore, non lo si può raggiungere senza gli INFERMIERI!”.

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